Faces Revealed

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Faces Revealed

Faces Revealed è un progetto di ricerca triennale (2021-2024) finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea nell’ambito della convenzione di sovvenzione Marie Skłodowska-Curie n. 895130.

Iniziato nel 2021 in collaborazione con il Museo Egizio di Torino, l’Università della California, Los Angeles, il Politecnico di Milano e il Vatican Coffin Project, il progetto Faces Revealed mira a esaminare i volti dei sarcofagi egizi attraverso un nuovo approccio metodologico basato sull’analisi delle caratteristiche facciali e di altri elementi del sarcofago stesso. Le indagini vengono condotte mediante l’utilizzo della fotogrammetria – una soluzione a basso costo, veloce, trasportabile e non invasiva – che può rivelare dettagli superficiali, che sono difficili da discernere in luce visibile, poiché sono coperti principalmente dalla pellicola dipinta.

La metodologia utilizzata in questo progetto, in congiunzione con approcci più tradizionali, permette uno studio più olistico dei sarcofagi, fornendo così maggiori informazioni sulla loro fabbricazione e riutilizzo antico. Le analisi sono state effettuate su un piccolo gruppo di manufatti, e il confronto tra il modello 3D testurizzato e quello non testurizzato mostra che, nella maggior parte dei casi, i volti erano dipinti senza seguire il contorno scolpito dei volti sottostanti. Questa evidenza non è mai stata presa in considerazione prima e quindi pone diverse domande interessanti. I sarcofagi considerati in questo progetto appartengono alla categoria “yellow coffins” dalla 19° all’inizio del 22° dinastia, conservate in vari musei in tutto il mondo. L’obiettivo principale è capire se i diversi tratti fisiognomici possano essere collegati a diversi laboratori di produzione di sarcofagi e, in tal caso, se riflettano quindi le caratteristiche stilistiche di uno specifico periodo. Accanto al focus sui laboratori di produzione, le maschere dipinte saranno confrontate con le maschere lavorate nel legno, per capire se la pittura riproduca le caratteristiche morfologiche sottostanti e se una discrepanza tra queste possa ricondurre ad un possibile riutilizzo.

Questo approccio rende il progetto particolarmente adatto per uno studio multidisciplinare e interdisciplinare in cui nuove tecnologie andranno di pari passo con metodi analitici tradizionali e dove la combinazione di diverse competenze permetterà infine un’analisi completa e approfondita dei sarcofagi.

Stefania Mainieri (Principal Investigator); Christian Greco (Supervisor for the Beneficiary Institution (Museo Egizio, Torino); Kathlyn (Kara) Cooney (Supervisor for the Host Institution NELC, UCLA); Corinna Rossi (Supervisor for the Secondment DABC – PoliMi); Alessandro Mandelli (Specialist Senior Technician for the Secondment DABC – PoliMi)

Museo Egizio, Torino; Gregoriano Egizio, Musei Vaticani; Musée du Louvre, Paris; Rijksmuseum van Oudheden (RMO), Leiden; Metropolitan Museum of Art (MET), New York; Museo Archeologico Nazionale di Firenze – Sezione “Museo Egizio”; Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN); Egyptian Museum Cairo (EMC); Los Angeles County Museum of Art (LACMA); The National Museum of Egyptian Civilization (NMEC), Cairo.

The Vatican Coffin Project; The Gate of the Priests Project; The APPEAR Project.

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